British Library: si archivi l’email

I documenti digitali e la posta elettronica entrano nella più importante biblioteca di Sua Maestà, che li conserverà religiosamente. C’è posto per floppy, trattati come antichi papiri, e per le chat via instant messaging

Londra – Il dinamico, moderno e velocissimo mondo digitale più di quello cartaceo rischia di perdere la propria memoria storica e i propri percorsi. Questa è la sfida raccolta da una delle più prestigiose biblioteche del mondo, la British Library, che intende trovare una sua via alla conservazione dei bit, almeno di quelli che contano

Il problema è tutt’altro che nuovo e già oggi “istituzioni” della rete come l’Internet Archive cercano di salvare almeno alcuni dei brandelli del mondo digitale di cui internet rappresenta il cuore pulsante. Allo stesso modo gli archivi Usenet di Google, come noto recuperati da quelli di Deja, mettono a disposizione materiali che risalgono al 1981. Ma la British Library vuole tentare di spingersi più in là.

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Pubblicato su Punto InformaticoPubblicato su: Punto Informatico
giovedì 21 ottobre 2004

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