Inaugurato con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio il nuovo GreenLab del Majorana

Per inaugurare le attività didattiche del nuovo laboratorio è stato organizzato, nella mattinata del 5 dicembre 2023, un momento di incontro e condivisione con la comunità della scuola, il mondo universitario e le istituzioni del territorio, attraverso una conferenza sulle prospettive future in ambito agroalimentare e sul ruolo dell’educazione e della didattica innovativa nella formazione delle nuove generazioni di ricercatori e tecnici. Ci hanno onorato della propria presenza il Presidente della Regione Piemonte dott. Alberto Cirio, il sindaco di Grugliasco dott. Emanuele Gaito e la dottoressa Laura Tomatis, dirigente tecnico dell’Ufficio Scolastico Regionale, accolti dal nuovo Dirigente scolastico dell’Istituto Ing Giuseppe Inzerillo e della ex Dirigente scolastica Prof.ssa Tiziana Calandri, che ha seguito la progettazione e la nascita del GreenLab nell’ultimo anno del suo mandato. Il presidente Cirio, dopo aver visitato il GreenLab guidato da alcuni studenti dell’indirizzo di Biotecnologie ha poi ribadito l’importanza di questo finanziamento nell’ottica della formazione dei giovani verso i temi della transizione ecologica alla luce dei cambiamenti climatici e delle difficili sfide future, anche nel settore agroalimentare, che le future generazioni si troveranno a dover affrontare.

Il finanziamento Azione 2 del FESR PON Ambienti e laboratori per l’educazione e la formazione alla transizione ecologica per la creazione di Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo è stato l’occasione per progettare e realizzare un nuovo laboratorio didattico interdipartimentale per l’allestimento delle serre idroponiche.

L’allestimento del laboratorio biotecnologie agroalimentari è stato realizzato nei locali delle ex-officine meccaniche della scuola: questi ambienti scolastici, da tempo inutilizzati in quanto sostituiti da laboratori più adeguati ed attrezzati in ambito elettronico e informatico, si configuravano per la loro caratteristica architettura come una serra naturale, particolarmente adeguata alla realizzazione e all’installazione di serre per la coltivazione idroponica e del nuovo laboratorio scientifico transdisciplinare fruibile da studenti e docenti di tutti e tre gli indirizzi della scuola, in particolare da quello biotecnologico.

E’ stato quindi progettato un ambiente di lavoro stimolante e accogliente per gli studenti, attrezzato con le migliori tecnologie didattico-informatiche e con attrezzature scientifiche specifiche per la coltivazione idroponica e il monitoraggio delle stesse, sia da un punto di vista strettamente biologico che dei sistemici tecnologici di controllo dei parametri di crescita, con arredi in legno e con spazi di raccordo che diventano angoli di incontro, attrezzati con tavoli, divani, librerie, zone lettura. Il GreenLab è pensato come un laboratorio in cui è possibile condurre anche attività di microscopia ottica e stereomicroscopica e di macrofotografia, dissezioni e preparazioni istologiche, utili a indagare le variazioni delle forme biologiche, dalla biologia vegetale all’anatomia. Inoltre, nell’ottica di creare un ambiente altamente inclusivo, alcuni spazi sono stati progettati per essere dedicati al lavoro adattato per studenti con disabilità.

La professoressa Chiara Bertolino, docente dell’istituto, ha avviato la seconda parte dell’inaugurazione con ospiti tre ricercatori dell’Università di Torino: la professoressa Cinzia Bertea, docente di Fisiologia vegetale del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, che ha tenuto una conferenza sui metaboliti secondari delle piante e sulla loro importanza nell’alimentazione, il professor Andrea Ertani, professore presso il Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari dell’Università di Torino; il professore è un esperto di qualità e innovazione delle filiere vegetali e si occupa di colture fuori suolo, e ha tenuto una conferenza sulle coltivazioni in idroponia; i due docenti universitari avevano già prestato la loro consulenza durante lo scorso anno per la realizzazione di un progetto dedicato alle eccellenze scolastiche sulle coltivazioni idroponiche di microgreens e sulla successiva estrazione dei loro importanti metaboliti secondari con proprietà antiinfiammatorie e antitumorali, presentato al concorso nazionale Diasorin Mad for Science.

Poiché il nuovo laboratorio è pensato come spazio interdisciplinare e interdipartimentale, e poiché le serre idroponiche necessitano di sistemi di controllo automatici per il mantenimento di parametri quali il pH, la concentrazione dei nutrienti, la conducibilità elettrica, le ore di luce, la terza conferenza è stata tenuta dal professor Davide Ricauda del Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari, ingegnere elettronico che si occupa di meccanicizzazione agraria, sensoristica per il settore agroalimentare.

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