La rivoluzione delle etichette intelligenti

Di Rfid negli ultimi mesi si parla sempre più di frequente, molto spesso per evidenziarne i pericoli per la privacy e a volte per sottolinearne i vantaggi che possono portare alle aziende,

Rfid. Identificazione automatica a radio frequenza.
Titolo “Rfid. Identificazione automatica a radio frequenza.”
Autori Luigi Battezzati, Jean Luois Hygounet
Editore Hoepli
Pagine 258
Anno 2003
Prezzo 22,00 €


Di Rfid negli ultimi mesi si parla sempre più di frequente, molto spesso per evidenziarne i pericoli per la privacy e a volte per sottolinearne i vantaggi che possono portare alle aziende, sia nel campo del controllo della produzione sia in quello della distribuzione. Si tratta delle etichette a radiofrequenza, che trasmettono automaticamente le informazioni che contengono a un ricevitore posto nelle vicinanze. A differenza dei vecchi codici a barre, gli Rfid forniscono un’informazione specifica per quel dato pezzo e non soltanto l’indicazione sulla categoria a cui appartiene il prodotto, permettendo quindi di realizzare controlli molto più accurati.

Le applicazioni di questa nuova tecnologia sono numerose e in gran parte già implementate. Luigi Battezzati, docente del Politecnico di Milano, e Jean-Louis Hygounet, direttore della ricerca e sviluppo per Lab Id, che è stata una delle aziende di punta in questo campo, sono due dei migliori esperti in merito. Nella prima parte di questo manuale gli autori svolgono un esame completo della tecnologia Rfid, dai presupposti fisici di funzionamento alla descrizione dei metodi per la produzione dei chip e delle antenne incorporate nelle etichette. La seconda parte del libro è invece accessibile anche a chi non ha studiato ingegneria o fisica, con circa 80 pagine dedicate alle realizzazioni pratiche di servizi con Rfid. Si spazia così tra lavatrici che dialogano con i capi da lavare, scegliendo automaticamente i programmi da eseguire, capi di bestiame che vengono controllati durante tutto il ciclo di allevamento, o barilotti di birra che possono essere seguiti fino alla fase del loro recupero dopo il consumo.

In sintesi, un testo che fornisce delle solide basi per ragionare su una tecnologia che non necessariamente mette a rischio la privacy dei consumatori e con la quale si sta realizzando quella “Internet delle cose” di cui diversi autori parlano da alcuni anni.

(Fabio Metitieri)