Scuola in Piemonte, un modello per il resto del Paese

Pubblicato su La Stampa sabato 11 gennaio 2003

Trasformare la scuola del Piemonte in modello per il resto del Paese. E´ questo l´ambizioso obiettivo che si è proposto il dottor Luigi Catalano, 58 anni, laurea in Economia, due figli e una nipotina nata da poco, da tre mesi direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale per il Piemonte.

Lo ha detto ieri all´Itis «Pininfarina» durante il primo incontro con i giornalisti, organizzato solo al termine del lungo tour che lo ha portato in tutte le province piemontesi per conoscerne le diverse realtà.

«La situazione scolastica del Piemonte – ha osservato il dirigente, succeduto alla dottoressa Marina Bertiglia – è migliore rispetto a quella di molte altre regioni italiane. Qui c´è una tradizionale predisposizione alla sperimentazione e l´applicazione delle nuove tecnologie è più avanzata. Il mio obiettivo è divulgare le migliori pratiche, alzare “per contagio” il livello generale dell´offerta formativa. Le condizioni ci sono, basta lavorare in sinergia». Nei primi mesi di attività, il nuovo direttore – che ha indicato come parole d´ordine «ascolto, approfondimento, comunicazione e trasparenza» – ha incontrato nel suo viaggio 700 direttori e presidi, un migliaio di operatori degli otto Csa del Piemonte (i Centri di servizio amministrativo che hanno sostituito i Provveditorati), le organizzazioni sindacali, l´Associazione Nazionale Presidi.

Ma non solo. «Ho messo in piedi – ha spiegato – un gruppo di studio per attualizzare la giovane struttura dell´Ufficio regionale, che dovrebbe andare a regime in un mese circa, e sto costituendo gruppi di consulenza per poter risolvere con tempestività i diversi problemi. Presto potremo anche stipulare i contratti di dirigenza necessari per coprire le sedi di Csa vacanti e per nominare due nuovi ispettori». Luigi Catalano, che lavora al ministero dell´Istruzione da 30 anni e si definisce «un tecnico», è un esperto di comunicazione. Al Ministero ha fondato il Servizio Comunicazione, lasciandone la guida per l´incarico piemontese. E il miglioramento del sistema dell´informazione della scuola piemontese è una tra le questioni che più gli stanno a cuore.

«Ho predisposto il progetto per un portale dedicato sia alle famiglie sia agli operatori dell´informazione, ho in mente una serie di iniziative editoriali tra le quali una serie di “Quaderni” dell´Ufficio scolastico regionale. Il primo, dedicato all´obbligo formativo, verrà presentato al Salone dei Mestieri che si terrà al Lingotto dal 17 al 20 gennaio. Il Salone dei Mestieri è un´occasione interessante, alla quale il ministero parteciperà con uno spazio espositivo e numerosi workshop».

Tra l´altro, grazie a un accordo con Trenitalia, ottomila studenti piemontesi con i loro insegnanti potranno raggiungere il Lingotto gratuitamente. Sempre in tema di comunicazione: il 14 gennaio si terrà in videoconferenza dal «Pininfarina» di Moncalieri e da altre due sedi nella regione un convegno dedicato a dirigenti e insegnanti su nuove tecnologie e formazione.

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Pubblicato su sabato 11 gennaio 2003

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