Dschola ha partecipato al salotto nazionale ABCD di Genova intervenendo al convegno sulla Buona Scuola Digitale. Sono intervenuti il prof. Zucchini, la prof.ssa Perrone, il prof. Barbero e il prof. Davì.
Dario Zucchini, ha presentato la struttura necessaria per le classi 2.0, focalizzando l’attenzione sulla scelta dei dispositivi per la connettività wireless (per approfondimenti rimandiamo alle slides che saranno pubblicate sul sito).
Alberto Barbero e Mattia Davì hanno presentato le attività di Dschola svolte nell’ambito del coding. Dalle slides si può vedere come Dschola abbia svolto la funzione di precursore nella promozione dell’uso di Scratch nella scuola, in particolar modo con l’Italian Scratch Festival che con l’edizione 2014 è giunto alla 4° edizione.
Inoltre i progetti sul coding hanno raggiunto un loro riconoscimento con il progetto We learn, in collaborazione con l’università di Stoccolma e con la linea progettuale “Programmo Anch’io” nell’ambito del progetto Diderot 2014 – Fondazione Crt (qui è possibile vedere il sito dedicato).
Mattia Davì ha illustrato come il coding costituisca un modo diverso di approcciarsi all’apprendimento, sfruttando come punti cardine la creatività e la capacità di problem solving. In quest’ottica apprendere un linguaggio come Scratch non ha l’intento di sviluppare dei piccoli programmatori in erba, ma è necessario per comprendere le logiche di funzionamento di un programma: la competenza appresa sta nell’orientarsi in questo nuovo alfabeto, che è quello digitale.
Stella Perrone dell’IIS “A. Castigliano” di Asti ha presentato un modello di formazione sostenibile “Le scuole per le scuole” realizzato nell’ambito dell’attività dei Csas Dschola (Centri Servizi Animazione e Sperimentazione) in collaborazione con Usr Piemonte. L’intervento è stato condotto in collaborazione con con la dott.ssa Anna Massa dell’ufficio scolastico regionale del Piemonte.
Le caratteristiche vincenti del modello di formazione presentato si possono riassumere in alcuni punti:
- Ricerca permanente;
- Passione e continuo aggiornamento dei formatori;
- Diffusione delle buone pratiche;
- Condivisione (intesa come la volontà di trasferire le competenze e diffondere le buone pratiche);
- Crescita del know-how delle scuole per renderle autonome nella gestione delle tecnologie, riducendo i costi di manutenzione dei laboratori;
- Collaborazione;
- Apertura al territorio (enti e associazioni / università / centri di ricerca);
- Creazione di modelli replicabili. In questo senso abbiamo creato veri e propri prodotti:
- AssoDschola e Manutenzione zero (che partono da esperienze sul campo basate sui bisogni delle scuole);
- Modello 1:1 (One to One Computing), implementato nel progetto Scuola Digitale in Piemonte, nasce da una precedente esperienza, tra le prime sperimentazioni in Italia.
- Coding: da anni i Csas lavorano per una didattica innovativa dell’informatica e propongono strumenti di facile uso (Scratch, AppInventor, …).
Il nostro modello vincente è la rete, essere un’associazione di scuole per le scuole che insieme fanno sistema e permettono lo sviluppo di tutte le scuole del territorio.