L’e-learning open source parla italiano

Pubblicato su Punto Informatico giovedì 31 ottobre 2002

Arriva Spaghettilearning, una nuova piattaforma gratuita e italiana per la formazione a distanza. Secondo i suoi creatori gira su qualsiasi server e sistema operativo.

Il panorama italiano del software libero sembra farsi sempre più attivo, tanto che negli ultimi tempi non è infrequente assistere alla nascita, entro i confini nazionali, di progetti open source di una certa portata. Uno di questi è Spaghettilearning, una nuova piattaforma distribuita di e-learning distribuita sotto licenza GPL e basata su PHP e MySQL: attraverso di essa è possibile creare e gestire servizi per la formazione a distanza.

Il progetto, tutto italiano, ha da poco partorito una versione quasi definitiva della piattaforma, la 0.9 beta, che secondo gli autori integra già tutte le funzionalità della versione 1.0. I suoi punti di forza, secondo Claudio Erba, ideatore del progetto e webmaster di Spaghettibrain.com, sono la leggerezza, la trasportabilità e la semplicità d’uso: il target degli utilizzatori di questo sistema è molto vasto e va dalle scuole alle università, dalle aziende agli enti pubblici.

Il sistema – ha spiegato Erba a Punto Informatico – funziona come fosse un’aula vera e propria: esiste una bacheca degli avvisi e un calendario delle lezioni (a breve consultabile anche via WAP attraverso un telefono cellulare) e un sistema di interscambio documenti all’interno della classe. Le lezioni sono archiviabili sotto forma di file (audio, video, testo, fogli di calcolo, presentazioni multimediali, animazioni, ecc.).

Per quanto riguarda le aree di test e interazione, gli alunni hanno la possibilità, prima di affrontare quelle ufficiali, di svolgere prove di autovalutazione, mentre ogni classe ha a disposizione strumenti quali chat e forum.

Il team di sviluppo di Spaghettilearning punta il dito soprattutto sulla leggerezza del programma: il file d’installazione, compresso, è poco più di 100 KB e, una volta installato, richiede pochi megabyte di hosting e un solo database. Questo, secondo Erba, potrebbe consentire anche alle scuole più piccole e con meno risorse a disposizione di attivare un server per l’e-learning, o affittare un semplice spazio in hosting, in breve tempo e con pochissimi skill tecnici.

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