Riscriviamo la storia? Più nerd e meno bulli?

“Si è messo sul lato sbagliato della storia”: il comunicato del G7 sui recenti avvenimenti bellici in Europa offre lo spunto per una riflessione sulla storia che studiamo a scuola.

La storia, quella sui libri di testo, racconta volentieri vicende di questo tipo: imperi che si espandono, che collassano, regni tagliati fuori dalla ricchezza che se ne appropriano, imperatori accerchiati che attaccano, violenze, guerre, onori bellici e stragi. Il numero di pagine del libro è direttamente proporzionale alle conquiste o alle malefatte: non esiste un lato sbagliato.

Il testo fondante della cultura greca, l’Iliade, si occupa di guerra; a Sparta i giovani seguivano una educazione prevalentemente fisica e militare; ad Atene – al posto dell’università – si faceva la scuola militare. La nostra cultura arriva da lì: i grandi condottieri e i grandi conquistatori vengono studiati con onore e rispetto ed erano senza dubbio i migliori, i più forti, i più abili: chi vince tutto riceve l’appellativo di “magno” e i popoli sottomessi sono soltanto dei barbari. Questa è la scuola del bullismo!

Quindi l’evoluzione della civiltà è davvero frutto solo di avidi guerrafondai e predatori assassini? o piuttosto di ingegnose invenzioni, di nuove tecnologie, di infrastrutture, nuove medicine, nuove scoperte che hanno migliorato il mondo?

Scienza, arte, tecnologia, medicina, invenzioni sono il vero e unico asse portante della nostra evoluzione umana, la spina dorsale dell’alfabetizzazione STEM.

Ma noi diamo poco spazio e studiamo troppo poco personaggi come Lorenzo il Magnifico, Leonardo da Vinci, Thomas Edison, Luis Pasteur, Galileo Galilei, Guglielmo Marconi, Alessandro Volta, Alan Touring, Alexander Flemming, Edward Jenner, William Osler, Alexander Bell, Isaac Newton, Nikola Tesla, Archimede, Benjamin Frankiln, Blaise Pascal, Henry Ford, Giulio Natta, Federico Faggin, Johannes Gutenberg, Tim Berners Lee, Karl Benz, Steve Jobs, Alfred Nobel, Albert Einstein, Louis Braille, Mária Telkes, George Stephenson, Antonio Meucci, Edwin Howard Armstrong, Francesco Faà di Bruno, Cai Lun, Thomas Savery, Ippocrate, Jethro Tull, William Cullen, Charles Babbage, Florence Parpart, Michael Faraday, Elizabeth Blackwell, Alva Fisher, Josephine Cochrane, Samuel Morse, William Henry Fox Talbot, Kirkpatrick Macmillan, James Clerk Maxwell, Marie Curie, Mary Anderson, Charlotte Bridgwood, Elizabeth Magie, Tabitha Babbitt, i fratelli Wright, Alberto Santos Dumond, John Logie Baird, Enrico Fermi, Margherita Hack, Rita Levi-Montalcini, Robert Noyce, Shiva Ayyadurai, Hedy Lamarr, Sophie Wilson, Napoleone Leumann…

… per citarne solo alcuni! e richiamando anche intellettuali e regnanti illuminati che – anziché passare il tempo a depredare territori – si circondavano di artisti, poeti, studiosi e ingegneri.

Grazie a questi veri Super Eroi il mondo è migliorato, la vita si è allungata e si sono creati intensi periodi di entusiasmo e benessere, ci siamo circondati di gadget automatizzati per fare ogni cosa e abbiamo sistemi di comunicazione globali veloci ed affidabili.

Sui libri troviamo le invenzioni più antiche: la ruota, l’aratro, gli acquedotti, chi ha progettato strade, canali, ponti.

Poi la storia si ferma: scriviamo i nomi di questi scienziati moderni sulle nostre scuole, ma, nei libri di storia, diamo troppo spazio alle epiche gesta di bulli sempre pronti a menar le mani, di filibustieri straripanti di testosterone, rabbia e orgoglio aggressivo.

Nell’immagine di copertina la campagna pubblicitaria di Science Worlds, Canada:
https://www.madmadketing.it/2020/12/03/science-world-the-world-needs-more-nerds/
https://bc.ctvnews.ca/dr-henry-childhood-photo-goes-viral-in-science-world-nerd-fundraising-campaign-1.5020513
www.scienceworld.ca/

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