Pubblicato su Sophia lunedì 12 maggio 2003
Una rete wireless per le scuole realmente operativa e funzionante ed estesa a un’intera valle di montagna. E’ quella della Val Sangone, in provincia di Torino, un’iniziativa dalle caratteristiche uniche che grazie al contesto in cui gli istituti scolastici si trovano ad operare (una vallata dalle dimensioni contenute e la vicinanza alla città) consente di guardare al territorio come a un vero e proprio grande laboratorio di ricerca. Il progetto è stato presentato ufficialmente agli inizi di aprile a Giaveno, capoluogo della comunità montana della Val Sangone.
La sperimentazione è stata spinta dalla volontà di comunicare, di mettere in rete le scuole tra loro e di far fronte all’assenza di connessioni internet a larga banda nei territori di montagna. A rendere particolarmente rilevante il progetto non è soltanto l’aspetto tecnico, ma anche il complesso lavoro di progettazione e di sinergie tra i diversi soggetti che ne fanno parte. L’inziativa è infatti cofinanziata dalla Fondazione CRT e vede coinvolte la comunità montana, tutte le scuole del territorio con capofila l’Itc “Blaise Pascal” di Giaveno (coordinatore del progetto è il professor Elio Pallard) e ICA-Net come partner tecnologico.
Ad oggi i punti connessi sono sei con due ripetitori, ma entro settembre, quando la rete raggiungerà la massima estensione, verranno collegati 14 edifici sfruttando quattro ripetitori. Il network si estenderà fino ai comuni della vicina pianura e ad un rifugio del Cai a circa 2000 metri di altitudine, arrivando così a coprire un’area di 30 chilometri quadrati per un dislivello massimo complessivo di 1600 metri.
Il progetto partito dall’istituto “Pascal” era basato originalmente su connessioni Hdsl che collegavano le direzioni didattiche di Giaveno e la sede della comunità montana. Grazie all’appoggio di ICA-Net si è potuto evolvere per arrivare sperimentare la nuova tecnologia wireless in un sistema di eccellenza nell’applicazione delle Wlan sul territorio. La comunità montana “Val Sangone” ha recepito l’esigenza delle scuole di attivare un processo di adeguamento tecnologico che permettesse una migliore circolazione delle idee e dei progetti e che consentisse una migliore comunicazione tra gli istituti e gli insegnanti. Il supporto organizzativo ed economico dell’ente ha permesso in un secondo tempo di coinvolgere tutti i Comuni del territorio. In rete sono finiti anche le parrocchie e gli oratori: i campanili delle chiese dei paesi principali sono stati infatti utilizzati per i ripetitori dei segnali radio.
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lunedì 12 maggio 2003
Eleonora Panto
Dario Zucchini