Dal 1° gennaio 2020 (da Giugno 2020 per il Piemonte) tutti i canali della TV digitale terrestre abbandoneranno l’attuale standard di codifica (MPEG-2) per passare allo standard utilizzato dai canali HD (MPEG-4).

Questo significa che tutti i televisori che non hanno il supporto dei canali HD dovranno essere sostituiti o, in alternativa, essere affiancati ad un decoder per poter utilizzare il segnale.

Nel 2022 è previsto un ulteriore modifica definitiva della decodifica , verso nuove tecnologie di trasmissione, ossia gli standard HEVC e DVB-T2, che andrà a sostituire l’attuale standard DVB-T. L’attivazione del DVBT-2 per tutte le reti nazionali e locali è prevista nel periodo 21 giugno 2022 – 30 giugno 2022, come indicato nella Gazzetta ufficiale.

Si presenta una situazione analoga a quella del 2008, quando tutte le famiglie si sono trovate ad acquistare nuove TV capaci di avere una qualità video migliore e di garantire una maggiore semplicità di utilizzo (il decoder complica l’uso del dispositivo e la qualità del segnale non è sempre adeguata).

La differenza però è sostanziale: se nel 2008 si cambiava la vecchia TV con segnale PAL, spesso di piccole dimensioni e peso elevato (il buon vecchio CRT), oggi la situazione è radicalmente DIVERSA. Ci ritroveremo a cambiare delle tv recenti, con standard video medio-alti (HD, Full HD, ecc.), con molteplici ingressi (RCA, HDMI, ecc.). Addirittura nel 2022 ci possiamo ritrovare a cambiare delle TV con standard di trasmissione 4k (notevole, eh?).

E che ce ne facciamo di tutti questi schermi LCD o LED? Non hanno più mercato, dato che non si possono utilizzare come TV…allora????

Ecco la proposta: portiamoli a SCUOLA!!!

Lo so che i detrattori del riciclo a scuola penseranno: di nuovo l’idea di riempire la scuola di vecchi bidoni?

Non è così se scegliamo con cura. Abbiamo la possibilità di avere dei buoni monitor LED a costo ZERO, predisposti per gli ingressi HDMI, con casse incorporate e a volte funzionalità da smart TV.

E che utilizzo ne possiamo fare? Spazio alla fantasia ma ecco alcune idee concrete:

  1. Monitor fino a 28″:
    1. Creare delle postazioni GreenLab, aggiungendo al monitor tv un mini pc Android (che come abbiamo già detto hanno costi davvero contenuti – da circa 30 € in su). Pc così potenti e che occupano poco spazio possono essere utilizzati nelle aule per creare postazioni di ricerca, nei laboratori, nelle aule di sostegno, ecc.
  2. Monitor da 32″ in su:
    1. Monitor in classe al posto del videoproiettore
    2. Monitor per estendere lo spazio di lavoro del proprio Device (smartphone o tablet), attraverso un dongle Miracast o un adattatore HDMI/Usb-C
    3. Monitor per le proiezioni e per il lavoro collaborativo, magari corredati da un mini device con Air server per fare il mirroring oppure monitor per le news (a mo’di quadri nei corridoi).
  3. Se è una smart TV: oltre le due funzioni precedenti la smart TV ha la capacità di funzionare in modo autonomo, perché ha già un sistema capace di riprodurre contenuti multimediali (audio e video), navigare su internet (con presa LAN o Wi-Fi), leggere chiavette USB, interfacciarsi con una tastiera ed un mouse wireless: molte funzioni di base che a scuola tornano sempre utili

Ovviamente nella scelta del device bisogna stare molto attenti: non tutte le TV vanno bene (guardare la risoluzione video). Consigliamo inoltre di testarli precedentemente.

Certo è che se venissero portate a scuola ci potremmo ritrovare con diversi monitor a disposizione per gli usi più variegati. In tutto a costo zero e veicolando un’idea di sostenibilità ambientale non indifferente.

Sicuramente da farci un pensierino…

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