Pubblicato su Tuttoscuola lunedì 6 gennaio 2003

Sostegno all’handicap a rischio proprio nel 2003, anno europeo dei
disabili? C’e’ chi ha agitato questo spauracchio riferendosi alla
Finanziaria appena approvata dal Parlamento. L’art. 35 c.7 ha rivisto
le regole per l’attivazione dei posti di sostegno in deroga e ha
affidato la ridefinizione dei criteri per l’individuazione degli
alunni portatori di handicap a un decreto da emanare entro la fine di
febbraio.


Nell’anno in corso il numero complessivo degli insegnanti di sostegno
ha raggiunto il livello record di 74 mila unita’, con quasi 26 mila
docenti nominati in deroga al rapporto insegnanti/alunni stabilito
dalla legge n.449/97. Un’incidenza di docenti in deroga che il MIUR ha
ritenuto eccessiva, e da qui l’intervento previsto in Finanziaria.

C’e’ da augurarsi che, proprio nell’anno dei disabili, nel tentativo
di arginare un incremento incontrollato dei docenti di sostegno, non
si assumano decisioni tali da rendere difficoltosa la piena
integrazione che negli ultimi anni la scuola italiana, piu’ di altri
paesi, e’ riuscita a garantire.

In effetti, rispetto alla maggioranza degli altri Paesi europei,
l’Italia da anni ha realizzato pressoche’ completamente l’integrazione
dei bambini e dei giovani disabili, mediante il diretto inserimento
nelle strutture scolastiche normali. Cio’ non vuol dire che siano
anche state predisposte in maniera generalizzata le condizioni e le
strutture adatte a mettere gli studenti disabili in grado di
frequentare al meglio le aule scolastiche.

Allo stato
dell’integrazione nelle scuole italiane il mensile “Tuttoscuola”
dedichera’ un ampio speciale nel numero di febbraio.
Le politiche educative di integrazione generalizzata nella scuola
dell’obbligo sono state definite in Italia con i provvedimenti
legislativi n. 360 del ’76 e n. 517 del ’77. La legge quadro n. 104
del 1992 per l’assistenza, l’integrazione e i diritti della persona
handicappata ha definito le regole per la piena integrazione nelle
classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado e nelle universita’.

La legge quadro ha determinato tra l’altro un notevole incremento del
numero dei disabili inseriti e dei relativi posti di sostegno anche
nella scuola secondaria superiore, per aver voluto assicurare un
rapporto docente-alunno pari a quello previsto per i gradi inferiori,
con un minor numero di alunni nelle classi in cui i giovani disabili
si trovano inseriti. La legge ha previsto inoltre la formazione
specialistica per i docenti utilizzati in attivita’ di sostegno.
L’obiettivo di innalzare sempre di piu’ l’integrazione e’ sentito
anche a livello europeo. Il Consiglio dell’Unione europea ha
dichiarato (con decisione n. 2001/903/CE) il 2003 anno europeo dei
disabili, impegnando al meglio tutti i Paesi membri a realizzare
interventi per la piena integrazione dei disabili nella societa’.

In campo scolastico gli obiettivi dell’anno europeo dei disabili (
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_84-1.doc
) sono di due livelli:
– parita’ di trattamento dei bambini e dei giovani disabili
nell’insegnamento,
– cooperazione degli insegnanti di sostegno a livello europeo.

Anche l’Italia, come paese membro, e’ impegnata a realizzare in tutti
i campi gli obiettivi di questa che non deve essere solamente una
celebrazione.

Pubblicato su lunedì 6 gennaio 2003

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