Quando la rete è materiale didattico

In una indagine su un campione di 1436 insegnanti statunitensi, compresi dalle scuole elementari fino alle superiori, emerge che i tre quarti dei docenti  utilizzano la rete per trasmettere la conoscenza a bambini e ragazzi. Il 77 per cento dei docenti assegna ai discenti compiti che prevedono un’opera di ricerca e di selezione del materiale postato in rete: se gli insegnati che invitano i bambini a muoversi online sono il 60 per cento alle elementari, la percentuale cresce di pari passo con il grado della scuola, passando per l’83 per cento delle scuole medie e per l’89 per cento dei docenti delle superiori.


Considerare la rete come una fonte alla quale attingere non significa considerare il materiale postato sul Web come una verità assoluta; ma i docenti consultati nel corso dell’indagine di Cable In The Classroom sembrano invece aver compreso appieno che la rete si legge e si scrive, che viene plasmata dai netizen che la popolano: un concetto che è possibile trasmettere ai ragazzi sottoponendo ad analisi i loro lavori frutto delle ricerche in rete e incoraggiandoli a partecipare per mantenere e migliorare il common online. I dati raccolti da Cable In The Classroom mostrano infatti che sono il 42 per cento i docenti che spingono i ragazzi a produrre dei video nel quadro di progetti scolastici: video che possono essere condivisi online a favore dei netizen e degli altri studenti, che possono essere rielaborati e reinventati.

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