Internet, la condivisione dei pensieri, la libertà di espressione e la democrazia appesa ad un post

Molti oggi (19/02/2019) staranno rimpiangendo la Pravda, altri si staranno chiedendo se è etico lasciare ad un form su Joomla la possibilità di decidere il futuro politico di una nazione, e poi che dire della “bestia” che intercetta i trend topics e il sentire della “ggente” meglio delle passeggiate al mercato dei politici di altri tempi?

Così, come ampiamente previsto, Internet ha cambiato anche il modo di fare politica. Come nel Macbeth i risultati delle previsioni, però, potrebbero non essere quelli che ci aspettavamo, almeno non per tutti. Comunque la pensiate l’ennesima profezia sul web si è avverata: più partecipazione più condivisione più confusione!?! ma non era proprio così che doveva finire?

Forse è ora di dire ai nostri ragazzi di iniziare a scrivere sul web cose sensate perché i politici seguiranno quei post, e di dire ai nostri coetanei di non temere la profilazione degli utenti perché non sempre questa sarà usata contro di noi…

Occhio che se, però, continuiamo a scrivere fesserie e ad insultare il prossimo sui social quale idea si farà di noi l’intelligenza artificiale? e, di conseguenza, chissà quali azioni suggerirà ai nostri politici connessi…

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