L’intelligenza artificiale: non è magia, ma tecnologia che possiamo imparare a usare

Grazie al progetto Diderot(Fondazione CRT), si è concluso il ciclo di incontri che hanno visto protagonisti le classi prime e seconde dell’Istituto professionale “Quintino Sella”(1B, 2B) e la 1C del Liceo classico “Alfieri”, entrambe con sede ad Asti.
Il filo conduttore del dibattito è stato naturalmente incentrato sull’intelligenza artificiale : cos’è, come funziona, cosa si prova nell’utilizzarla e quali risvolti futuri può avere. Queste sono state alcune delle tante domande poste agli alunni, che con entusiasmo e partecipazione hanno interagito con l’insegnante durante le sei ore di laboratorio.
Gli studenti si sono cimentati nell’addestramento di un modello di intelligenza artificiale tramite la piattaforma Machine Learning for Kids , utilizzata per il riconoscimento di immagini.
Il professore ha poi mostrato una possibile applicazione pratica del riconoscimento delle immagini grazie a una macchina radiocomandata dotata di telecamera. Le immagini venivano inviate a un modello di IA, che riconosceva i simboli del gioco “sasso, carta, forbice”, permettendo alla macchina di “rispondere” di conseguenza.
Un secondo esempio pratico ha riguardato il riconoscimento automatico degli oggetti incontrati dalla vettura radiocomandata, simulando un sistema avanzato come quello presente nelle auto Tesla.
Queste attività hanno permesso ai ragazzi di avvicinarsi in modo semplice e coinvolgente al mondo dell’IA, scoprendo che non si tratta di magia, ma di una tecnologia alla portata di tutti, se affrontata con curiosità e metodo.

Antonio Borelli