Morte di un sistema operativo

Vi segnalo un fantastico articolo di Marco Calamari su Punto informatico:
http://punto-informatico.it/3142689/PI/Commenti/spiccioli-cassandra-morte-un-sistema-operativo.aspx

E’ la storia di uno zio, espertissimo, che compera un computer nuovo per consegnarlo già pronto e configurato alla nipotina. Ebbene l’impresa si dimostra quasi una mission-impossible e dura parecchie ore!!!

Questo è più o meno quello che ci capita tutte le volte che decidiamo di preparare un computer per l’utilizzo a scuola: ore e ore di configurazione dei vari software per ottenere un computer che, nel resto dei suoi anni, continuerà a tediarci con “…questionari vampireschi per le informazioni personali, di offerte di installazione di finte applicazioni gratuite, di finti periodi di prova, di antivirus che ti proteggono da tutto, ma se paghi qualcosa ti proteggeranno ancora di più…” fino a proporci infinite sessioni di aggiornamento, magari nel bel mezzo di una lezione.

E’ il modello di usabilità del software che proprio non va più bene: ogni software obbliga alla registrazione, lancia promemoria con domande sibilline, si aggiorna continuamente contro la nostra volontà e si porta dietro altri software inutili come barre della navigazione e inutility varie.  Se il modello non funziona a casa (dove entro qualche mese l’utente riesce comunque ad avere un computer adatto alle sue esigenze) figuriamoci a scuola, dove i computer da gestire sono decine e decine e dove i piccoli utenti risponderanno sempre a caso alle continue domande che provengono sia dal sistema che dalla più piccola utility installata a nostra insaputa.

La sostenibilità delle scuole 2.0 e delle classi 2.0 passa da una rivisitazione completa della configurazione dei computer, non è una opzione è una scelta obbligata.

Per fortuna, per le scuole, esistono dei modelli alternativi: www.associazionedschola.it/zero

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