La fotografia digitale e il fotoritocco, partendo da zero

Con i prezzi in diminuzione e prestazioni sempre maggiori, le fotocamere digitali ci stanno convincendo a lasciare a casa le reflex tradizionali per passare ai pixel, alle schede di memoria, al fotoritocco e alla stampa con getto di inchiostro o laser.

Photoshop e la fotografia digitale.
Titolo “Photoshop e la fotografia digitale.”
Autori Delia Cazzulani, Cristina Parente
Editore Tecniche nuove
Pagine 246
Anno 2003
Prezzo 29,90 €


Guida alla fotografia digitale. Ottenere splendide foto digitali e migliorarle con il computer.
Titolo “Guida alla fotografia digitale. Ottenere splendide foto digitali e migliorarle con il computer.”
Autori Tim Daly
Editore Tecniche nuove
Pagine 144
Anno 2002
Prezzo 20,00 €


Con i prezzi in diminuzione e prestazioni sempre maggiori, le fotocamere digitali ci stanno convincendo a lasciare a casa le reflex tradizionali per passare ai pixel, alle schede di memoria, al fotoritocco e alla stampa con getto di inchiostro o laser. Sul fatto che le pellicole siano ormai destinate all’estinzione non ci sono dubbi, visto che dal 2004 anche Kodak ha annunciato di voler chiudere la produzione dei modelli tradizionali per dedicarsi solo al digitale.
Una reflex digitale, d’altra parte, seppure a prezzi ancora poco accessibili – tra 800 e 1.500 euro – conserva tutte le caratteristiche di una reflex con pellicola, alle quali aggiunge molte funzioni in più. E se le reflex costano ancora parecchio, per cifre molto più abbordabili – tra 200 e 400 euro – si trovano oggi macchine grandi come un pacchetto di sigarette che riescono a fornire prestazioni già interessanti, con una base di 3 o 4 megapixel di definizione che consente gli ingrandimenti necessari al ritocco.
La migrazione, tutto sommato, è abbastanza semplice e indolore: dopo un po’ di pratica non si hanno più rimpianti per la camera oscura, malgrado il suo fascino, ma si apprezza la notevole versatilità del digitale.

Sono comunque finiti i tempi in cui gli unici effetti fotografici disponibili erano dati da qualche mascherina mossa nel cono di luce dell’ingranditore, dato che oggi le immagini possono essere ricostruite quasi completamente dopo lo scatto, su Pc, per sfruttare con buoni risultati anche le fotografie sbagliate che un tempo sarebbero state scartate.

La guida di Tim Daly parte da zero ed è adatta a chi non ha alcuna conoscenza di cosa sia la fotografia digitale e non sa neppure molto sulla fotografia trazionale.
L’autore, che è diplomato al Royal college art di Londra e insegna fotografia da diversi anni, parte da zero e prende innanzitutto in esame le caratteristiche da considerare per l’acquisto di fotocamera e scanner, quindi descrive le principali funzioni dei software di ritocco. Le pagine successive insegnano come scattare buone immagini, con indicazioni che vengono alternate ai consigli sulle tecniche per migliorarle in seguito via software. Il testo è completato dalle spiegazioni su come stampare e pubblicare su Web i frutti del proprio lavoro.
Molto semplice e abbastanza sintetico, questo manuale non esamina però nei dettagli e passo per passo come elaborare le immagini, ma si limita a spiegare in modo a volte un po’ astratto che cosa si può realizzare, mostrando come esempi soltanto gli splendidi risultati finali ottenuti dall’autore.

Per imparare in pratica e nel dettaglio come correggere un’immagine con un preciso prodotto, il diffusissimo Photoshop, ci si può servire della guida di Delia Cazzulani e Cristina Parente. La prima è un’art director e grafica che ha lavorato per Disney, Rai e Telecom, mentre la seconda è una Web designer specializzata in applicazioni multimediali.
Il manuale è molto completo. Si inizia dalle cose più semplici e più comuni, come le classiche correzioni dell’inquadratura, della luminosità, del contrasto, o degli occhi arrossati dal flash, ma si arriva fino al cosiddetto “body sculpture”, cioè alle modifiche del corpo grazie alle quali una qualsiasi foto in topless può assomigliare a quella di una pin up, con un aumento del seno o con l’arrotondamento del sedere.
È bene non illudersi troppo: per arrivare a buoni risultati occorre affrontare almeno due ostacoli. Il primo è dato dal lavoro necessario, che deve essere eseguito con ritocchi piccoli e precisi; servono quindi molto tempo e una buona dose di manualità. Una seconda difficoltà è data dalla necessità di operare sempre con estremo buon gusto, seguendo un senso estetico che eviti i ritocchi troppo pesanti, che renderebbero le foto innaturali. Il fatto che degli strumenti e delle tecniche molto sofisticate siano oggi alla portata di tutti, in definitiva, non significa che tutti riusciranno a emulare Helmut Newton. Con pazienza e seguendo gli esercizi presenti sul Cd Rom si dovrebbe però riuscire ad acquisire, oltre a un po’ di esperienza pratica e manuale con le funzioni di Photoshop, anche un buon senso della misura.

(Fabio Metitieri)