Convivere e comunicare in Rete

“Ricorda le norme di convivenza sociale, utilizza in Rete gli stessi schemi di comportamento che useresti in un incontro reale, renditi conto di essere nel ciberspazio, rispetta i tempi e gli spazi delle altre persone…

Comunicazione personale e collaborazione in Rete. Vivere e lavorare tra email, chat, comunità e grou
Titolo “Comunicazione personale e collaborazione in Rete. Vivere e lavorare tra email, chat, comunità e grou”
Autori Fabio Metitieri
Editore Franco Angeli
Pagine 224
Anno 2003
Prezzo 19,50 €


“Ricorda le norme di convivenza sociale, utilizza in Rete gli stessi schemi di comportamento che useresti in un incontro reale, renditi conto di essere nel ciberspazio, rispetta i tempi e gli spazi delle altre persone, sii gradevole in Rete, condividi le tue conoscenze, aiuta a mantenere i flame (scontri accesi) sotto controllo, rispetta la privacy delle altre persone, non abusare del tuo potere, sii indulgente con gli errori degli altri”. Sono i consigli di comportamento in rete proposte da H. Rheingold e rielaborate da V. Shea nel 1994, quando per la maggior parte degli utilizzatori odierni Internet non esisteva. Oggi che ogni giorno milioni di persone interagiscono tramite computer senza praticamente rendersene conto capire cosa vuol dire padroneggiare dal punto di vista sociale strumenti potenti e limitati insieme è sempre più importante e sempre meno diffuso.

E’ proprio questo il primo pregio dell’ultimo libro di Fabio Metitieri: diffondere la consapevolezza che usare bene la posta elettronica, i forum di discussione o gli ambienti di lavoro collaborativo è un’abilità che va appresa con umiltà e attenzione e che per essere padroneggiata richiede tempo, esperienza e pazienza. Per molte persone questa è un’assoluta novità: si tende a dare per scontato che lo strumento funzioni da solo, ignorando la complessità del gestire uno scambio di informazioni (ed emozioni) dovendo rinunciare a tutti i canali non verbali. La storia degli strumenti di comunicazione mediata dal computer si intreccia così utilmente ai consigli per utilizzarli tutti in modo efficace, individuando i più adatti alle diverse situazioni e modi di essere: la velocità impermanente delle chat, la scrittura ragionata delle mailing list, l’ubiquità della mail. Basti pensare che la grande maggioranza degli utenti della posta elettronica – lo strumento in assoluto più usato in rete – pensa di poterla consultare solo dalla propria postazione di lavoro, ignora le potenzialità argomentative del quoting, viola la privacy dei propri colleghi con cc inopportuni. Grazie a questo libro sarà possibile scoprire i misteri dei reply to all (la risposta a tutti i destinatari in cc), risolvere le angosce del forward (l’inoltro di una mail) e magari coronare la nuova competenza con un bel flirt online.

Questo libro non è però solo una agile guida agli strumenti di comunicazione e agli ambienti di community online, argomento ampiamente trattato nella prima parte “Gli strumenti e gli ambienti della comunicazione”. Nella seconda parte “Stile, dinamiche di gruppo e comunità virtuali” Metitieri propone una rassegna ragionata delle principali teorie in materia di socializzazione online, integrando con la sua esperienza gli studi e le osservazioni di psicologi, sociologhi ed esperti del settore. Verifichiamo così che è corretto immaginare la rete come un luogo, anche se siamo ancora lontani dalle visioni gibsoniane del ciberspazio: un luogo in cui ci si incontra, ci si conosce e a volte ci si innamora, per lasciarsi dopo una notte di sesso o mai più. Metitieri supera l’aneddotica da pagina di costume approfondendo le tematiche spinose del gender, del razzismo e della costruzione di una personalità digitale più che virtuale: priva di un corpo, ma pienamente reale e vissuta. Una realtà fatta di numerosi ambienti spesso sovrapposti, creatrice di nuove modalità linguistiche a prescindere dalla lingua di appartenenza, calda e vivace nonostante l’algidità dei bit: una realtà assolutamente interessante e civile, a patto di conoscere e rispettare quelle regole definite da Rheingold ormai quasi dieci anni fa.

(Mafe de Baggis)