Continua sul web e sulle agenzie di stampa la campagna di disinformazione sul Wi-Fi. Le ultime notizie parlano di associazioni dei genitori che hanno gia’ ottenuto la rimozione delle reti informatiche wireless installate in alcune scuole. Lo stesso è successo qualche mese fa alla Lakehead University (Canada). La motivazione è sempre la stessa: si temono radiazioni nocive per la salute. Si temono? Nessuno che queste “radiazioni” le abbia veramente misurate?

Ebbene nell’archivio di Dschola ci sono due articoletti che, misure alla mano, spiegano perchè queste misteriose onde radio (non radiazioni) non sono nocive per la salute.



Il primo articolo  “Wireless: prospettive e compatibilita’ ambientale” è del 2004 e, dopo una parte introduttiva sul tema dei possibili sviluppi delle comunicazioni senza fili, spiega in maniera sufficientemente chiara, anche per i non addetti ai lavori, quali sono i pericoli per l’ambiente dei campi elettromagnetici e quali i limiti delle normative. Per non fare solo teoria l’articolo riporta le misurazioni della rete wireless della Val Sangone. Le misurazioni effettuate indicano valori assolutamente al di sotto dei limiti di legge e anche dei limiti di qualità (20 volte inferiori ai telefoni cellulari!!!).

Il secondo articolo “Eco Wireless Campus al Majorana“, realizzato in collaborazione con l’Arpa e la Provincia di Torino misura tutte le attrezzature wi-fi dell’ITI Majorana di Grugliasco. Questa volta le misurazioni sono “certificate” dall’Arpa e i risultati non cambiano: tutto nella norma e all’interno delle normative più severe e dei più rigorosi parametri di qualità ambientale.

Leggere questi articoli può servire anche per fare le misurazioni nei vostri laboratori, magari con studenti e genitori, può essere interessante confrontare un access point, un telefono cellulare ed un PC con il case aperto!!! In tutti i casi avrete la conferma che un impianto wi-fi ha una potenza 20 volte inferiore a quella emessa da un telefono cellulare. Per di più gli impianti wi-fi non sono mai a stretto contatto con la testa delle persone. Per liberare le scuole e le università da campi elettromagnetici dannosi per la salute bisognerebbe provocatoriamente  vietare i telefoni cellulari, potenti (anche quando in stand-by) e diffusissimi,  e sostituirli con i dispositivi a bassa potenza come i wi-fi.

Ma allora chi ha paura del Wi-Fi? Forse gli operatori telefonici che alle reti wi-fi private preferiscono le loro reti GSM/UMTS ad alta potenza 😉

Dario Zucchini