Già ai tempi della diatriba Logo-Basic – confesso – ero poco interessato alla programmazione.

Mi annoiavo. Mi annoiava. Mi annoiavano.

Anche i successivi discorsi del tipo “Sono linguaggi che producono testi” cadevano nel vuoto della mia indifferenza.

Poi mi è venuta una voglia: costruire un accrocco capace di analizzare un testo calcolando le percentuali di parole presenti nel vocabolario di base di De Mauro, edizione 2016. Per renderlo disponibile a chiunque voglia usarlo.

Oggi sono approdato a una versione accettabile, che propongo di testare, anche se non credo che funzionerà davvero, tanto che aggiungo il mio hackeraggio di un vecchio software stand-alone, Faciltesto.

In ogni caso, ho compiuto un viaggio in compagnia di Perplexity e di Gemini, che hanno scritto il codice sulla base di mie richieste, indicazioni e imprecazioni.

Ho provato i brividi del python, dei java script, dell’XML e dell’HTML, in combinazione tra loro.

Ho sorbito (più spesso saltato a pié pari) pipponi sul debugging e su come accompagnare la programmazione.

Ho davvero goduto nell’usare editori di codice che gestiscono intere cartelle e rendono quasi sopportabili controlli e rifiniture (siano maledetti gli accenti “italiani”!).

Non ho imparato e programmare né intendo farlo, ma ho praticato uno schema di lavoro certamente fertile e replicabile:

Non dimenticatevi di segnalare incongruenze e mancanze.

P.S.: la voglia di giocare mi è tornata e ho scelto di pasticciare con una delle teste di ponte della fuffa educativa, l’escape room. (Il dispositivo è raggiungibile cliccando sull’immagine)

Più seri, ma probabilmente velleitari, questi altri prototipi:

Ll’appetito viene incollando; ho realizzato anche un prototipo di analizzatore lessicale per LibreOffice.

Scarica il prototipo.

P.P.S: questo gioco ha un nome!

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