Windows 10: aggiornare o non aggiornare?

Con l’uscita del nuovo sistema operativo Microsoft ha inaugurato una nuova politica di upgrade della licenza: per la prima volta nella storia di Windows è possibile eseguire l’upgrade gratuito al nuovo sistema operativo (entro i 12 mesi dalla sua uscita) se si ha un pc con windows 7 o 8.

Nelle scuole molti si chiedono che cosa è meglio fare se aggiornare o no. Appoggiandoci su un’analisi fatta da Achab, distributore italiano specializzato nello scouting e nell’introduzione in Italia di soluzioni IT, elenchiamo i pro e i conto del nuovo sistema.

Vantaggi:

  1. Risparmio: per la prima volta non si deve spendere nulla per avere un sistema operativo aggiornato
  2. Multipiattaforma: Windows 10 si presenta come lo stesso sistema per desktop, notebook, tablet, smartphone, ecc… quindi le applicazioni si adattano automaticamente al dispositivo.
  3. Nuove funzionalità: One Drive, Microsoft Edge, Cortana, Desktop multipli, ecc.
  4. Garanzia di 30 giorni: se dopo aver installato Windows 10 ci accorgiamo di voler tornare indietro…esiste una procedura guidata per far tornare tutto come prima.

Svantaggi:

  1. Sistema giovane: potrebbe avere qualche difetto in quanto è un sistema giovane (anche se i principali ora sono già stati risolti)
  2. Vecchie periferiche: Se ci sono vecchie periferiche non è detto che Windows 10 le supporti ancora. Bisogna fare una ricerca accurata dei driver
  3. Aggiornamenti automatici: con Windows 10 non è proprio immediato disattivarli (occorre andare dal pannello dei servizi)

Per le scuole che utilizzano la soluzione “Manutenzione Zero” di Dschola occorre fare qualche attenzione in più.

Se si utilizza il software Deep Freeze nella versione 6 (o precedenti) bisogna sapere che non lo si potrà più utilizzare su Windows 10, in quanto non compatibile. In questo caso ci sono due soluzioni: aggiornare la versione di Deep Freeze con la 8, oppure, come indicato nel sito dedicato (www.associazionedschola.it/zero) utilizzare ToolWiz Time Freeze, un software che fa le funzioni del Deep Freeze ma che è completamente gratuito.

Ovvio che prima di congelare il pc occorre sempre verificare che tutto sia installato per il meglio e preoccuparsi di disattivare alcune funzionalità di Windows (come i fastidiosi aggiornamenti). Per questa operazione, noi di Dschola, vi stiamo preparando un utilissimo Superfix, che va a svolgere tutte queste noiose operazioni.

Ultimo consiglio utile: se dovete fare l’upgrade da un pc windows 7 o 8 il sistema vi chiederà se conservare o cancellare i dati del computer: la scelta giusta è quella di CANCELLARE TUTTO e ripartire con un sistema pulito.

Può infatti accadere che il registro di sistema non sia proprio al top e si rischia di portarsi dietro alcuni piccoli malfunzionamenti che minano la sicurezza e la stabilità del nuovo sistema.

Vi aggiorneremo sulle prossime novità!

2 commenti a “Windows 10: aggiornare o non aggiornare?”
  1. Non conosco a fondo deep freeze, ma che brutto consiglio che è quello di non aggiornare, in tempi recenti si è visto più volte come pc aggiornati hanno evitato grossi problemi…

    1. Certo, non aggiornare potrebbe creare problemi ma tieni presente che qui il pc torna alla configurazione prestabilita ad ogni riavvio quindi si “pulisce”. Nessun file viene salvato sull’hd e quindi non vengono effettuate modifiche. Per questo motivo non si installa neanche un antivirus che risulta inutile (in quanto non si aggiornerebbe). Questo ragionamento è fatto per i pc scolastici che devono funzionare sempre per permettere di fare didattica: i ragazzi non hanno limitazioni, sperimentano il pc (installano, modificano, ecc.) e poi al riavvio tutto torna come impostato da configurazione base.

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