Urbani: in Italia non si pagherà mai il prestito dei libri

Il ministro dei Beni Culturali: sarebbe il modo migliore per far odiare la Ue Una raccolta di firme per chiedere a Bruxelles di annullare la norma Gli editori: chi va a una mostra non si scandalizza per il costo del biglietto

Polemiche per una legge europea sui diritti d’autore In Italia il servizio di prestito nelle biblioteche pubbliche è e rimarrà gratuito. Mi opporrò ad un adeguamento automatico e meccanico per il nostro Paese alla direttiva europea, che mi sembra un modo sicuro per far detestare Bruxelles. Così si va a colpire chi vuole migliorare la propria cultura, spesso con fatica e sacrificio…». Il ministro ai Beni culturali Giuliano Urbani si schiera con chi, da mesi, si oppone alla legge 92/100, che prevede il pagamento dei prestiti in biblioteca e contro la quale l’Associazione italiana biblioteche, insieme a un gruppo di scrittori e di editori, sta promuovendo una raccolta di firme. Tirano un sospiro di sollievo dall’Aib.

«Che il ministro sia con noi non può farci che piacere. Non è detto che tutto quello che viene dall’Europa sia positivo. Questa per noi è una tassa sul macinato: è passato un concetto molto grave: che il diritto all’informazione deve sottostare a un pagamento. Tutti i governi hanno più volte detto che l’accesso all’informazione deve essere libero, allora come la mettiamo? Possiamo e dobbiamo pretendere una marcia indietro».

Leggi tutto l’articolo

Pubblicato su La stampaPubblicato su: La stampa
mercoledì 19 maggio 2004

Di