Privacy tra i banchi di scuola: pubblicato il vademecum del garante

La privacy nelle scuole è stata gestita spesso con terrore e con interpretazioni fantasiose e poco razionali tanto da arrivare a limitare le normali attività didattiche come il classico filmato della recita di fine anno o le attività sul web di studenti e docenti. Finalmente il garante della privacy ha pubblicato le linee guida specifiche per la scuola in un vademecum intitolato “La privacy tra i banchi di scuola” che risponde a domande che vanno dall’uso dei videofonini e di fotocamere all’affissione dei voti di fine anno in bacheca, ma anche come utilizzare le informazioni personali sugli studenti per organizzare servizi e attività. Di seguito una sintesi dei passaggi più importanti…



Le scuole pubbliche non sono tenute a chiedere il consenso al trattamento dei dati dei proprio studenti. I voti sono pubblici e possono essere esposti sui tabelloni. l’utilizzo di videofonini, di apparecchi per la registrazione di suoni e immagini è in genere consentito anche per la registrazione delle lezioni, ma esclusivamente per fini personali, in caso di comunicazione sistematica o diffusione via web diventa ovviamente necessario ottenere il consenso delle persone presenti nelle fotografie e nei video. (quindi se c’è il consenso si possono pubblicare foto e video e non è necessario cammuffare o oscurare la faccia degli studenti).

Ma ci sono anche novità sulla sicurezza: L’utilizzo delle impronte digitali o di altri dati biometrici per rilevare la presenza è giustificato soltanto dall’esistenza di reali esigenze di sicurezza, determinate da concrete e gravi situazioni di rischio! La videosorveglianza è vietata ed è utilizzabile solamente negli orari di chiusura delle scuole…

Sicuramente la PUA, il documento che le scuole usavano principalmente per  limitare l’utilizzo delle tecnologie con la paura di incorrere in violazione della privacy, andrà rivisto alla luce di questo vademecum.

www.garanteprivacy.it/garante/document?ID=1721480