In principio era il dito…

cappella_sistina Oggi parliamo dei dispositivi di puntamento per i computer. Il più diffuso è sicuramente il mouse che, da ben 25 anni, è il sostituto elettronico del nostro dito.  Con il mouse tutti ci siamo abituati a muovere una freccina sullo schermo per andare a premere i pulsanti virtuali con gesti come il clic e il doppio clic.  Ora l’avvento dei nuovi computer, palmari, e telefonini con il touch screen sta ridando al dito la possibilità  di toccare direttamente pulsanti e icone e di comandare i computer con semplici gesti. Si può parlare, quindi, non di una innovazione, ma di un ritorno alle origini, tanto più che gli schermi sensibili al tocco esistono, come il mouse già  dalla fine degli anni ‘60 del secolo scorso.

In realtà  il successo del mouse, che si diffonde grazie all’Apple Macintosh nel 1984, è dovuto principalmente alla sua economicità : Negli anni ‘70  i touch screen e le tavolette grafiche erano prodotti già  molto usati presso i centri di calcolo e i centri di ricerca ma erano anche molto cari, troppo per una diffusione di massa.

Parallelamente alla genesi del mouse, negli anni ‘70 si sviluppano principalmente tre tecnologie di puntamento: Touch Screen, Penna Ottica e Tavoletta Grafica. In un certo senso anche i tasti funzione si sviluppano come touch screen economici: i tasti F1-F12 che troviamo oggi sulle tastiere una volta venivano montati a fianco dello schermo, così come accade ancora oggi per alcuni terminali bancomat. Sullo schermo appariva una scritta in corrispondenza del pulsante più vicino a lato dello schermo.

penna ottica c64 La penna ottica è stata per molti anni una valida alternativa economica dei touch screen: si basava su una biro con un sensore ottico  (nelle sale videogiochi era una pistola) che era in grado di intercettare il passaggio del pennello elettronico dei tubi catodici. Ll pennino era collegato necessariamente con un filo ed il funzionamento era molto preciso. Tanto che anche con computer economico come il Commodore 64 e un televisore di grande formato era possibile realizzarsi già  negli anni ‘80 una bella lavagna interattiva multimediale. L’avvento dei televisori a 100 Hertz e degli schermi LCD ha definitivamente mandato in pensione questa tecnologia legata strettamente ai tubi catodici e ai TV di prima generazione.

digitizer Le tavolette grafiche (digitizer) si diffondono sempre negli anni ‘70 come strumenti di disegno di precisione per professionisti e centri di ricerca. Si basano su un pannello elettronico in grado di rilevare la posizione di un pennino o di un puntatore mediante diversi tipi di tecnologie. Inizialmente i pennini erano collegati con un filo alla base, ora sono senza fili. Questa tecnologia è stata utilizzata sulla prima generazione di Tablet PC abbinando uno schermo LCD alla tavoletta ed è attualmente molto usata nelle Lavagne Interattive Multimediali che non sono Touch Screen. Molte tavolette di dimensioni compatte ed economiche vengono anche usate da persone che preferiscono la biro al mouse.

hp_150_touchscreen_1bI primi prototipi di schermi sensibili al tocco risalgono agli anni ‘60,  mentre bisogna aspettare fino al 1983 per trovare in vendita uno dei primi computer dotati di schermo sensibile al tocco: l’HP 150. Dal punto di vista tecnico il touch screen può essere realizzato con diverse tecnologie ed è in molti casi utilizzabile indifferentemente con le dita e con pennini che si rivelano più adatti per scrivere e disegnare. Negli ultimi computer e smartphone stiamo, però, assistendo ad un progressivo abbandono del pennino, segno che la precisione di questi schermi è sempre maggiore e che forse anche il pennino non è più così indispensabile. La tecnologia, che inizialmente intercettava il tocco di un singolo dito, oggigiorno è in grado di intercettare anche tocchi multipli (più dita, più mani) e gesti.

iPad-multitouch Il Touch Screen di oggi è una tecnologia che, forte di 50 anni di sviluppo ininterrotto, si sta imponendo con forza su tutti i nuovi dispositivi grazie al definitivo abbattimento dei costi e al supporto integrato in tutti i moderni sistemi operativi.

Quindi gli anni ‘10 del terzo millennio saranno gli anni del ritorno al dito e alla manualità  di gesti e operazioni, avremo computer con schermi sempre più importanti e saremo in grado di comandarli con dei semplici gesti delle mani. Non sappiamo ancora se abbandoneremo mouse e tastiera ma, forse ci dimenticheremo di concetti come clic e tasto destro e impareremo a fare tap, pinch, flick, zoom, scroll…

Ne riparliamo alla “Rivoluzione Multi Touchâ€? Il 29 di aprile presso l’ITI Majorana di Grugliasco, Non mancate…
www.itismajo.it/prenota_touch

http://it.wikipedia.org/wiki/Mouse
http://en.wikipedia.org/wiki/Digitizing_tablet
http://it.wikipedia.org/wiki/Touch_screen
http://en.wikipedia.org/wiki/Light_pen
http://it.wikipedia.org/wiki/Penna_ottica
http://it.wikipedia.org/wiki/Multi-touch

11 commenti a “In principio era il dito…”
  1. Il Wiimote (il controller della console Nintendo Wii) è a cavallo tra i mouse e i joystick, consente il controllo a distanza e senza fili, con ottima precisione, ma non il tocco diretto degli oggetti con le dita, forse è più un joystick che un mouse. La tecnologia è tutta diversa e meriterebbe un capitolo a parte. Esiste anche un suo ottimo rivale un mouse della Logitech in grado di recepire i movimenti nello spazio così come fa il wiimote, ne abbiamo parlato su questo blog: http://blog.dschola.it/?p=111
    Jonny Chung Lee ha, inoltre, realizzato con il Wiimote una versione open-source di lavagna interattiva e di touch screen che sta riscuotendo un certo successo: http://johnnylee.net/projects/wii

  2. Ottima conferenza.

    Oltre all’esposizione da parte delle varie aziende e dal CSP sullo sviluppo del multi touch visto con prospettive soggettive e differenti per ogni ente; ho trovato di notevole interesse lo spiegone del caro Dario sull’evoluzione del Multi Touch sotto una prospettiva più oggettiva – e quindi a mio parere coinvolgente per tutti -.

    L’avvento del Multi Touch può stravolgere (in meglio) la didattica, come l’abbiamo sempre conosciuta.

  3. A proposito di touchscreen volevo rispondere a Marco
    che è possibile e lo ho fatto costruire anche un touchscreen
    col wiimote

    Io in particolare ho provato a autocostruire un sistema multi-touch col wiimote ma trovo che la penna sia molto più precisa del dito

    Insomma avro’ le dita grosse ma ho molta difficoltà  a selezionare
    gli oggetti sulla scrivania

    Ci ho pensato un po’ su ed ho pensato che forse si è passato a usare le penne dopo le prime esperienze di pitture rupestri con le dita

    Insomma il touchscreen è una ottima tecnologia ma ha il limite che costringe
    a rivedere tutte le interfacce dei programmi (devono essere enormi). Sicuramente gli schermi tattili possono avere una valenza molto buona nell’insegnamento agli asili e alle elementari se corredati da programmi adeguati

    Insomma la mia personale opinione è che anche l’uso del multi-touch venga
    anche sopravalutata in quanto al momento viene di fatto utilizzata
    solo per fare un paio di effetti speciali (rotazione, spostamento e zoom)
    e che non ci sono applicazioni al momento che beneficiano dell’uso di piu’ di un dito.

    Ad esempio il tavolino con i giochi della smart era molto bellino ma pur facendo disegnare un sacco di persone quando uno cambiava colore,
    cambiava per tutti

    Questo semplicemente per dire che al momento non si è in grado di discriminare di chi sia il dito e questa rimane una limitazione enorme.

    Come faccio se il programma non riconosce neanche il professore dall’alunno?

    Risulta dunque banale che al momento anche le tecnologie multitouch non riescono a soddisfare i bisogni di interattività  che alcuni docenti illuminati hanno e che ce ne sono altri che si danno un tono con lavagne interattive multimediali e continuano a proporre la stessa identica lezione frontale

    Insomma io direi al principio (infanzia) era il dito… poi ci fu la penna,
    io credo all’evoluzione non al ritorno alle origini

  4. Incredibile hanno persino censurato il post del”assessora che era critica nei confronti del multitouch e diceva che poteva servire al massimo all’asilo. Che vergogna!

  5. E’ incredibile come un gestore di un blog o chi per esso si possa permettere tali liberta’. Che stia al suo posto… o che salti!

  6. Nessuna censura, i vostri commenti erano finiti nello spam per un problema a wordpress, portate pazienza, meno male che ora li abbiamo recuperati.
    però il “post dell’assessora” proprio non si trova! ma quale “assessora”?

  7. Per quanto si possa amare il wiimote rimane comunque una soluzione che richiede il proiettore e di proiettori open-source proprio non se ne trovano.
    Si trovano, però, dei proiettori che integrano al loro interno un sistema di puntamento equivalente al wiimote o al mimio. Con questi proiettori è possibile realizzare LIM su qualsiasi parete semplicemente puntando il proiettore. La penna fornita in dotazione invia al proiettore la propria posizione ed il gioco è fatto. Se non siete bricoleur digitali è decisamente più semplice, affidabile e costa poco di più di un semplice proiettore.

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