Il controverso successo di Oracle

Larry Ellison, tra i grandi leader dell’industria del software, è forse quello più invidiato e più criticato, visto da tutti, esperti, concorrenti o clienti della sua Oracle, con un misto di una grande ammirazione e di un odio altrettanto forte.

Everyone else must fail. The unvarnished truth of Larry Ellison and Oracle.
Titolo “Everyone else must fail. The unvarnished truth of Larry Ellison and Oracle.”
Autori Karen Southwick
Editore Random house – Business books
Pagine 307
Anno 2003
Prezzo 27,50 $


Softwar. An intimate portrait of Larry Ellison and Oracle
Titolo “Softwar. An intimate portrait of Larry Ellison and Oracle”
Autori Matthew Symonds
Editore Simon & Schuster
Pagine 509
Anno 2003
Prezzo 28,00 $


Larry Ellison, tra i grandi leader dell’industria del software, è forse quello più invidiato e più criticato, visto da tutti, esperti, concorrenti o clienti della sua Oracle, con un misto di una grande ammirazione e di un odio altrettanto forte. Il suo reddito personale nella primavera del 2000, con più di 52 miliardi di dollari netti, superò per un breve periodo quello di Bill Gates. Ellison è anche l’unico imprenditore di questo settore che sia riuscito a condurre la sua azienda ininterrottamente per più di un quarto di secolo, portandola a sbaragliare diversi concorrenti, da Ingres a Ashton Tate, da Informix a Sybase, sempre con uno stile molto personale e a dir poco aggressivo.
Anche la sua vita privata è stata condotta per lungo tempo all’insegna dell’eccesso, con tre divorzi e una passione sfrenata per tutto ciò che è veloce, dalle Ferrari ai jet. Eppure di questo grande visionario si è finora parlato poco al di fuori delle riviste specializzate, un po’ perché oscurato da Microsoft, di cui è stato per lungo tempo l’invidioso secondo classificato, e un po’ perché i database di Oracle, per quanto diffusissimi e pervasivi, non sono visibili a tutti quanto Windows.

Di recente, però, la storia di questo tycoon ha avuto la consacrazione di ben due biografie, uscite a dicembre del 2003 negli Stati Uniti, che con 800 pagine in tutto raccontano sia la sua vita privata sia le sue scelte strategiche di grande imprenditore. Anche se un po’ prolissi, i due libri sono una buona occasione per vedere quale può essere la storia di una grande azienda di Ict.

Larry Ellison, nato nel 1944 a Manhattan da una madre troppo giovane e da un padre di origini italiane, venne subito adottato da una sorella della nonna, a Chicago, sposata con un anziano e severo ebreo russo, immigrato negli Stati Uniti all’inizio del secolo, che ripeteva spesso a Larry che nella vita non avrebbe mai concluso nulla di buono.
In effetti, abbandonati quasi subito gli studi universitari, Ellison si trasferì in California, dove per anni lavorò come consulente informatico, ma senza grossi impegni e dedicandosi più che altro alle sue passioni: la bicicletta, il surf e le scalate.

Solo nel 1977, all’età di 33 anni, Ellison raccolse un’idea che era stata sviluppata senza convinzione da Ibm, quella di un database relazionale, fondò con due amici la sua azienda, e nel 1983 varò una versione affidabile e vincente del suo prodotto, Oracle, due anni prima che Ibm realizzasse il suo database, il Db2.

Da allora Oracle si è distinta per l’aggressività verso i possibili concorrenti, per il rilascio di versioni poco testate e piene di errori, e per una forza vendita con metodi definiti da cow boy, ma è sempre riuscita a essere la numero uno nel mercato dei database. Più di recente, Ellison ha deciso di produrre anche una suite applicativa e i suoi nemici ora sono Sap, il celebre produttore di gestionali, tutte le grandi aziende di consulenza che integrano sistemi di diversi produttori, come Ibm o Accenture, mentre sembra aver deciso di scendere a patti con il mondo dei Pc di Microsoft.

Ellison, che nel febbraio del 2004 si è sposato per la quarta volta, adesso sta facendo discutere gli analisti del mondo informatico anche per il suo tentativo di acquisizione ostile della concorrente Peoplesoft, che lui vorrebbe smembrare e chiudere, in un settore, quello del software, dove le acquisizioni vengono di solito fatte per realizzare fusioni e sinergie e mai per distruggere.
L’ambizione dichiarata di Ellison è di far diventare la sua azienda non soltanto la prima azienda di software del mondo, ma la corporation più importante e più influente in assoluto. E a dire il vero, anche dopo essere stata ridimensionata dalla recente crisi, Oracle, che ha più di 40 mila dipendenti, ha un valore di circa 70 miliardi di dollari, pari al doppio dei valori di Ford e di General motors sommati insieme.

Ellison non è immune agli errori e i suoi critici gli rinfacciano ancora il fallimento, a metà degli anni ’90, dei network computer, i dispositivi che avrebbero dovuto in poco tempo rimpiazzare i personal computer. Ma “His Larriness”, come viene chiamato da qualcuno, anche se ha ceduto di recente la carica di chairman, continua a mantenere saldamente il controllo di Oracle, di cui detiene circa un quarto della proprietà, e appare privo di successori.

(Fabio Metitieri)