Ict: grandi prospettive europee secondo il rapporto dell’Eito

L'edizione 2005 dell'European Information Technology Observatory dell'Eito, il rapporto annuale sul mercato dell'Ict , ha registrato una marcata tendenza alla crescita sia a livello internazionale che europeo, decretando così definitivamente passata la crisi che ha colpito il settore tra il 2001 e il 2003.

 



Il fenomeno secondo gli esperti dell'Eito origina dall'emergere di nuove opportunità e prospettive generate dalla convergenza di nuove tecnologie, telecomunicazioni, consumo elettronico, nuovi media e scenari digitali.

Inoltre, tra le cause alla base di questa tendenza, l'accresciuta domanda in tutti i settori chiave dell'Information Technology, a partire dal nuovo orientamento delle aziende europee che puntano all'innovazione con investimenti incentrati sul raggiungimento di maggiori livelli di competitività, piuttosto che sul risparmio delle spese.

Anche l'ampliamento dell'Unione europea ha avuto un certo peso nello sviluppo del mercato: in particolare l'implementazione dei Piani Nazionali di Sviluppo negli Stati di nuovo ingresso avrà un impatto significativo attraverso tutto il 2006, soprattutto attraverso la spinta agli investimenti nel settore pubblico, sia a livello centrale che locale, in quello dell'istruzione e nelle piccole e medie imprese.

In numeri, il rapporto prevede che il mercato europeo dell'Ict raggiungerà una crescita media del 4,1% nel 2005, che risulta significativo se rapportato al 3,3% dell'anno scorso e allo 0,9% del 2003, tanto che gli esperti dell'Eito, se le cose andranno concretamente secondo le stime, prefigurano un raggiungimento in termini di performance e risultati con il maggior competitore europeo, gli Stati Uniti, la cui crescita per l'anno in corso è quotata all'incirca sul 3,9%.

Fra gli Stati europei la dinamica è comunque piuttosto varia, con differenze a volte notevoli , tanto che le previsioni indicano in un 6,1% e 4,6% le percentuali di crescita del mercato rispettivamente in Irlanda e Regno Unito, mentre il resto dell'Unione si attesta sul 4,0%. In questa classifica Polonia e Stati Baltici guidano la compagine dei Paesi dell'Unione con una percentuale di sviluppo per il 2005 stimata rispettivamente attorno al 10,1% e 9,2%.

Per maggior informazioni:
Il Rapporto: http://www.eito.com/index-eito.html