Debito in matematica

Le scuole sono chiuse ma in questi giorni si parla molto di scuola: la maturità  è di nuovo più severa, i ragazzi non sanano i debiti e, soprattutto, non sanno la matematica! Soluzioni? Una sola: Reintrodurre gli esami di riparazione!

Mi piacerebbe un vero dibattito sul tema, uno scambio di opinioni tra studenti e docenti, tra scuola e ministero e non il solito pour parler tra giornalisti, opinionisti e politici che si sta sviluppando in questi giorni.

Provo quindi a dare il mio contributo sul debito della matematica, sperando di raccogliere sul blog commenti ed opinioni sul tema:

  1. Carenze gravi e sistematiche in una materia non sono risolvibili intervenendo nell’ultimo ciclo di studi ma soltanto ristrutturandone l’intero impianto a partire dalla scuola primaria.
  2. Nelle scuole primarie e medie forse si privilegiano troppo gli aspetti relazionali, ludici e psicologici a evidente discapito della cultura scientifica e matematica.
  3. Il sistema dei crediti/debiti è sbilanciato a favore dei debiti. Uno studente benemerito che si è impegnato particolarmente su un progetto o che ha dimostrato di avere abilità  fuori dal comune può, al massimo, vedersi riconosciuto un credito e soltanto se non ha debiti. La nostra scuola sembra fatta apposta per penalizzare gli studenti fuori dal comune come già  accadeva un secolo fa, ad esempio, a Guglielmo Marconi.
  4. Il mondo della scuola ha poi sprecato l’era delle calcolatrici programmabili. Prima dell’avvento dei delefonini e dei videogiochi gli studenti avevano già  adottato come gadget tecnologico le calcolatrici programmabili. Con la calcolatrice nel taschino gli studenti delle superiori di fine anni ’80 si sentivano già  tutti ingegneri e si confrontavano e sfidavano su algoritmi e funzioni. La scuola non ha capito, ha ignorato e anche vietato questi preziosissimi strumenti e, adesso, ci troviamo gli studenti che si confrontano sulle suonerie e sui video girati con i telefonini 🙁 Contenti?
  5. Il software per lo studio della matematica, gemometria e per il calcolo simbolico si è evoluto tantissimo e può essere utilizzato non più solo sulle quasi obsolete calcolatrici scientifiche-programmabili ma anche su PC, palmari e anche su qualche smartphone! Nei programmi curricolari, però, l’approccio all’informatica si è appiattito sul modello della patente europea che corrisponde alla videoscrittura e poco più. Esistono molti progetti specifici (che allo studente daranno solo un credito?) ma senza una introduzione decisa del software (e dell hardware) per lo studio della matematica nelle ore curricolari probabilmente si potrà  fare ben poco.

Ecco un esempio di calcolatrice scientifica adatta all’utilizzo nelle nostre scuole primarie TI 15 Explorer cliccate sui dettagli
e guardatela bene: così ricca di funzioni per un fanciullo potrebbe essere più affascinante di un telefonino? sicuramente è alla portata dei nostri studenti ma lo è anche per i docenti?
Guardiamo tutta l’offerta della TI e della Sharp e della CASIO quanti di noi se la sentirebbero di utilizzare in classe con gli studenti questi strumenti didattici?

Attendo repliche 😉

2 commenti a “Debito in matematica”
  1. Raccolgo il tuo invito, tentando di rispondere in modo sintetico:

    1 – D’accordo. Con l’aggiunta, non trascurabile, del fatto che bisogna iniziare dalla Scuola dell’Infanzia.
    In Italia sembra funzioni abbastanza bene. Non sarà  il caso di domandarsi se non c’è qualche cosa che va trasferito anche negli altri ordini di scuola? (Clima disteso, poca burocrazia, poche chiacchere “teoriche” e molto lavoro concreto?…)
    2 – Per niente d’accordo. Lasciamo perdere gli aspetti relazionali. Chi ha detto che quelli ludici sono in contrasto con la cultura scientifica e matematica? Se gioco a Master Mind (o gioco con una calcolatrice) non sviluppo delle abilità  di pensiero logico-matematico? Quanto poi all’attenzione per la psicologia c’è anche quella che si occupa degli aspetti cognitivi (come e in quali condizioni si apprende). Fosse vero che questa fosse privilegiata… Il problema è che per il senso comune, e per la scuola italiana in particolare, la psicologia è solo quella che si occupa di affettività  e di socialità .
    3 – Su questo punto non ho troppo le idee chiare. Lavoro nella primaria.
    4 – Molto d’accordo. Ma la scuola ha anche sprecato l’era della radio e l’era della televisione. E adesso ci troviamo con i ragazzi che impazziscono per il Grande Fratello o l’Isola dei famosi. Ancora meno contento.
    5 – Abbastanza d’accordo, soprattutto sul disastro dell’appiattimento sulla patente (che però prevede anche i fogli di calcolo). Ma il problema mi sembra più complesso. La matematica non sono solo calcoli e numeri. Sono convinto che esista un’area concettuale che appartiene alla matematica, alla logica ed anche all’informatica (per questo non parlerei di “materie”) che dovrebbe essere patrimonio irrinunciabile di tutti i ragazzi che escono dalla scuola di base, o del primo ciclo come si dice ora. In quest’area, oltre alle tecniche delle operazioni aritmetiche e dell’algebra ci dovrebbero stare i concetti base della teoria degli insiemi, della probabilità , i concetti di algoritmo, di istruzione, di iterazione, di condizione, di variabile… Ma sembra che, in questo, la bozza delle Nuove indicazioni Nazionali per la scuola del primo ciclo non aiuti molto. Provate a cercare nel testo del documento la frequenza con cui ricorrono questi termini.

    Saluti

  2. Perchè DSchola non pubblica sul suo sito i bellissimi video di “Voce Viva – ScriviFacile” è un pacchetto software altamente innovativo per la matematica per l’algebra, come pure per altre attività  didattiche.
    Eccezionale per la possibilità  di procedere con modalità  di lavoro al PC che si avvicinano moltissimo alle modalità  di svolgimento in uso sul quaderno.
    Inoltre, l’ambiente evidenzia ogni passaggio per facilitare l’apprendimento del metodo di lavoro e, il tutto procede con una interattività  che con prontezza aiuta, consigli e segnala vocalmente tutte le situazioni di errore.
    Sotto certi aspetti, per le funzioni che contiene, “Voce Viva – ScriviFacile”, è addirittura rivoluzionario.
    Provate a vedere per la matematica questi e altri filmati dal web:
    http://it.youtube.com/watch?v=8T8_No5KXUw
    http://it.youtube.com/watch?v=kqq6Bf70q-8

    Oppure per l’algebra, questi e altri filmati:
    http://it.youtube.com/watch?v=b3_zjZRvyzc
    http://it.youtube.com/watch?v=zAD4prDux-Y

    Per altri filmati dimostrativi basta fare una ricerca su YouTube
    con la parla “Scrivifacile”, oppure andare direttamente al sito:
    http://www.voceviva.it/page4.html

    Oppure:
    http://www.voceviva.it

    Veramente una grande novità  per la didattica!
    Saluti ai blogger
    Alex

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