Breedbot: robot “geneticamente” selezionati

”Allevare” robot, farli riprodurre, migliorarne le caratteristiche e alla fine costruire e far funzionare il modello prescelto. Fantascienza? No, una realtà operativa: bastano un kit Lego e un software gratuito. E il frutto di una attività congiunta tra Isti-Cnr e alcune università che apre la ricerca vita artificiale ad applicazioni anche nel mercato ludico-educativo

Pubblicato  lunedì 19 dicembre su Cnr News



Allevare un robot direttamente a casa propria? Con meno di 350 euro si acquistano un kit robotico Lego Mindstorms, tre sensori a infrarossi e un computer. Ma non stiamo parlando di un videogioco né di un archeologico Tamagotchi, ma di “Breedbot”: un sistema che consente di far “crescere e moltiplicare” dei robot, prima in un ambiente virtuale, ed in seguito di trasferire, la mente così Allevata, all’interno di un robot reale.
Creato da una collaborazione tra il “Laboratorio di Vita Artificiale e
Robotica” dell’Istituto di Scienze e Tecnologie Cognitive (Istc) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, l’ Universit Federico II di Napoli e l’Università degli Studi di Palermo,  “BreedBot”, grazie ad un approccio originale e innovativo.

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