Mentre i big del Web (Google, Apple,,…) piazzano i loro prodotti nelle scuole pubbliche per offrire ai piccoli «le competenze del futuro», nella Silicon Valley e nei dintorni abitati da dirigenti del settore tecnologico sono sempre più popolari le «Waldorf Schools», che promuovono l’approccio educativo sviluppato a partire dal 1919 da Rudolf Steiner: apprendimento attraverso attività ricreative e pratiche.
Un report di Milena Gabanelli e Francesco Tortora per www.corriere.it , riassunto su Dagospia, fa il punto su una situazione nota quanto curiosa; più che gli allarmi sulla salute varrebbe la pena di approfondire le vere motivazioni di queste scuole esclusive. Puro sfizio? una semplice moda? la voglia di distinguersi di chi se lo può permettere? Forse una spiegazione esiste, anche se non piacerà a molti di noi.