Approvata la legge Stanca – Il Web deve essere accessibile

“La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici”. Con queste parole si apre la legge sull’accessibilità delle tecnologie informatiche, voluta dal ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca e approvata oggi all’unanimità dal Parlamento.


Una legge che, al termine dell’anno europeo del disabile, pone l’Italia all’avanguardia nel riconoscere e garantire ai portatori di handicap l’accesso alle autostrade dell’informazione. Unico neo, la copertura finanziaria, che dai 20 milioni di euro previsti nel primo disegno di legge sull’accessibilità (presentato un anno fa dai deputati Campa e Palmieri di Forza Italia) è passata a zero.

Nel momento in cui la legge Stanca sarà promulgata, le pubbliche amministrazioni, così come i privati concessionari di servizi pubblici, le municipalizzate e le aziende a prevalente partecipazione pubblica, non potranno più realizzare siti Internet che non garantiscano l’accessibilità a tutti i cittadini. Per i dirigenti che non osserveranno le disposizioni di legge è prevista anche la rimozione dall’incarico.

Il provvedimento non si applica ai privati, i quali però saranno incentivati a rispettare i criteri di accessibilità tramite l’assegnazione di un “bollino blu”, che distinguerà i siti conformi.

“Quella appena approvata è una legge di grande civiltà”, ha commentato Stanca “e il pieno consenso che si è realizzato su di essa onora il Parlamento”.

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Pubblicato su La RepubblicaPubblicato su: La Repubblica
mercoledì 17 dicembre 2003